Rosa Camuna PAT

La rosa camuna

Un fiore, una rosa stilizzata. La Rosa Camuna non è solo un formaggio, ma il simbolo di un intero territorio. Infatti la sua forma riprende il simbolo ritrovato in molte incisioni rupestri presenti in tutta la Val Camonica ed è diventato anche il simbolo ufficiale della Regione Lombardia. 

Il formaggio dai quattro petali è un semigrasso, a pasta semicotta e semidura, e può essere consumato fresco oppure semistagionato, tendenzialmente arrivando al massimo fino a 45 giorni. Il latte è unicamente vaccino e proviene da vacche di razze differenti, che si cibano di erbe fresche o di fieno. 

Le facce del formaggio hanno una misura di 18×18 cm e su una di esse è ben impressa il simbolo della Rosa Camuna; per quanto concerne il peso invece si arriva a circa 2 kg di peso massimo. 

La sottile crosta, che è leggermente ricoperta da muffe bianche, ha un colore giallo leggermente paglierino, e non è edibile. La pasta invece vira di più su sfumature vicine al bianco avorio e oltre a essere piuttosto compatta ed elastica ha un’occhiatura abbastanza fine e distribuita uniformemente.

Il suo gusto, ben riconoscibile per via della sua diffusione in tutto il territorio bresciano, è dolce con note acidule e sono ben presenti le note delle erbe selvatiche che crescono sulle pendici della Val Camonica. 

Presente spesso sulle tavole dei bresciani, può essere consumato come antipasto tale e quale oppure condito, come spesso avviene con la robiola bresciana, con olio sale e pepe appena macinato. Gradito l’accompagnamento con pane al lievito madre servito tiepido.

Caratteristiche

  • zona produzione

    territorio della Val Camonica
  • latte

    latte vaccino
  • stagionatura

    > 30 e fino a 45 giorni
  • grassezza

    semigrasso
  • consistenza pasta

    abbastanza morbida, compatta, dal colore avorio o giallo paglierino chiaro
  • caglio

    vitello

Abbinamenti

Si abbina a vini rossi, abbastanza maturi, di medio corpo, abbastanza caldi, morbidi, come per esempio Valcamonica IGT-Marzemino o, meglio ancora, Curtefranca rosso DOC, uno fra i migliori rossi della Lombardia.