Fiurì o Fiurit PAT
Il fiurì o fiurit
Il fiurì o fiurit è uno di quei prodotti che testimonia la volontà dei casari di non sprecare nulla della produzione del latte. Nasce proprio da questa esigenza questo delicatissimo formaggio, che rientra nella categoria dei freschissimi. Talmente fresco da dover esser mangiato entro il giorno della produzione. Queste tempistiche hanno influenzato negativamente la sua diffusione, infatti viene praticamente consumato solo nelle zone di produzione, che siano esse aziende agricole o malghe.
Venendo al processo di produzione, il fiurì o fiurit non è altro che il fiore di ricotta, ovvero la fioritura che il casaro preleva prima della formazione della ricotta, portando a ebollizione il siero, residuo della produzione del formaggio. La prima ricotta affiorata era considerato un elemento di scarto, ma i produttori riuscirono a trasformarlo in un bene prezioso. Per prelevarlo veniva utilizzato un contenitore in legno, che in dialetto viene chiamato basgiòtt. La sua consistenza, quando viene prelevata è molto umida e per essere resa più cremosa viene lavorata con una frusta, costituita da rametti d’abete.
Una volta raffreddato viene messo o in bottiglie o in contenitori di plastica appositi, prima di essere messo in commercio per il consumo immediato.
La crema risultante da questa lavorazione è bianchissima, a granuli e piuttosto morbida, contenendo molta acqua. Il sapore è molto delicato e tende al dolce ed era molto consumato a colazione nelle famiglie contadine. In alternativa si può abbinare a una polenta, ma diventa molto interessante anche se acidificato con aceto o siero acido, diventando un sostituto della panna acida, e utilizzabile quindi in tutte le ricette che prevedono l’utilizzo di quest’ultima.
Caratteristiche
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zona produzione
province di Bergamo e Brescia: territori delle valli delle due province -
latte
latte vaccino -
stagionatura
freschissimo, si deve consumare entro brevissimo tempo -
grassezza
magro -
consistenza pasta
cremoso -
caglio
n.a.
Abbinamenti
In cucina può essere abbinato sia al dolce che al salato.
L’utilizzo gastronomico del Fiurì in purezza è tale da rendere molto problematico, se non impossibile un abbinamento con il vino.