Marroni della Valle del Garza De.Co.
Una tradizione tra Val Trompia e Brescia
Scopriamo, anche se non nella sua stagione, un prodotto che fa leccare i baffi a moltissime persone. I marroni della Valle del Garza, il corso d’acqua che nasce a Lumezzane per poi disperdersi a Brescia senza una vera e propria foce, vanno sempre a ruba. Più precisamente, la Valle del Garza interessa i comuni della bassa Val Trompia e i distretti di Caino, Nave e Bovezzo; ha una superficie ridotta, ma è una zona di grande interesse storico e naturalistico proprio per i castagneti secolari che la caratterizzano. In passato, infatti, erano davvero tante le persone dei paesi di montagna che proprio grazie alla raccolta dei marroni e alla loro successiva trasformazione in un altro prodotto si guadagnavano il pranzo per vivere.
Sentieri storici
A Bovezzo si trova il Sentiero del Castagneto da Frutto il cui percorso porta poi al Santuario di Sant’Onofrio dove si possono vedere esposti gli affreschi del Meloni e del Romanino che raccontano la vita dell’eremita. Nel comune di Caino, a nord di Nave, vi è invece il sentiero che arriva fino a Casarole è caratterizzato dalle piante di marroni secolari.
Nel periodo autunnale nella Valle del Garza viene organizzata la Sagra del Marrone, l’appuntamento enogastronomico di rilievo per i comuni limitrofi. L’evento, organizzato dall’Associazione Amici Antica Pieve della Mitria, è un momento che punta alla valorizzazione del territorio grazie alla presenza dei castanicoltori e dei loro prodotti. Non resta che andare a provare i Marroni della Valle del Garza De.Co.
Marroni della Valle del Garza De.Co. come mangiarli
Vediamo come possono essere impiegati i marroni in cucina. Tra le ricette più gustose vi è quella della crema di marroni, ottenuta dalla cottura in pentola della frutta a cui si aggiunge solamente zucchero di canna. Si può poi fare una crostata ai marroni oppure la crema può essere spalmata su un panino e gustata boccone per boccone. Parlando di marroni, quali castagne “grosse” non si può escludere il miele di castagno, riconoscibile per il retrogusto amarognolo, ottimo in contrasto con i sapori dolci. Infine, i marroni sotto spirito danno origine ad associazioni inedite di liquori e frutti.
Se siete amanti di questo frutto autunnale dovete assolutamente provare ogni ricetta!