Grappa De.Co. di Gussago

Primi, secondi, dolci, ma non solo: la Grappa De.Co. di Gussago

Abbiamo parlato fino ad ora essenzialmente di diverse proposte culinarie, ma sempre appartenenti, per così dire, alla categoria di “piatti” da forchetta e coltello. Nel lungo elenco delle De.C.O. bresciane si possono però trovare anche altri prodotti, ad esempio la grappa di Gussago. Innanzitutto, inquadriamo il territorio come una zona collinare che si apre sulle distese della Franciacorta, da sempre zona rinomata per il turismo enogastronomico. La produzione di questo distillato non è di certo una novità poiché era già praticata nel territorio di Gussago negli anni ’70. La Grappa De.Co. di Gussago si ottiene dalla distillazione delle vincacce provenienti dai vitigni del Comune di Gussago, territorio che si sviluppa intorno ad un anfiteatro collinare e che da sempre ha vocazione alla coltivazione delle viti.Ad oggi la pratica di questo antico mestiere viene mantenuta ancora dalle distillerie che provvedono ad imbottigliare buona parte dell’intera produzione di grappa d’Italia. Una tradizione ben radicata nel Comune bresciano tanto che un tempo era d’uso produrla per l’autoconsumo.

Ad ognuno la sua grappa

Vi sono diverse tipologie di grappa tutelate da ormai otto anni:

  • giovane: si presenta bianca e cristallina;
  • affinata o barricata: distillato che “riposa” in recipiente di legno (barrique) per almeno sei mesi;
  • vecchia o invecchiata: grappa sottoposta ad invecchiamento in recipienti di legno per almeno dodici mesi in regime di sorveglianza fiscale;
  • stravecchia o riserva: distillato invecchiato in recipienti di legno per almeno diciotto mesi in regime di sorveglianza fiscale.

Dove assaggiare la grappa di Gussago

Per un assaggio autentico vi consigliamo alcuni distillerie rinomate:

  1. Peroni Maddalena;
  2. Franciacorta;
  3. Frassine.

Provare per credere!