Gnoc de la Cua De.Co.

Gnoc de la Cua De.Co.

De.C.O. sta per Denominazione Comunale di Origine e, qui a Brescia, di prodotti agroalimentari simbolo di qualità e tradizione ce ne sono davvero tanti. 

Oggi scopriamo un piatto di semplice realizzazione ma assolutamente degno della certificazione che ne attesta l’origine locale. 

La vera storia

Siamo in Valle Camonica, zona della provincia di Brescia, conosciuta per essere stata culla di popolazioni che hanno lasciato il segno del loro passaggio sulle pietre delle montagne. Per millenni la valle compresa tra Brescia e Bergamo è stata crocevia di popoli e culture, lasciando tracce tangibili tramandate di generazione in generazione.

Il termine “gnocco” è di origine longobarda ed è stato inserito nel dizionario italiano in epoca medievale indicando qualunque impasto con forma tondeggiante o simile. Con ogni probabilità, lo “gnocco” è stata la prima forma di pasta utilizzata dall’uomo per la sua semplicità nella realizzazione pratica, ma anche e soprattutto, per la disponibilità della materia prima, le patate; non di meno, il basso costo ha favorito la realizzazione di ricette con questo ricco tubero come ingrediente principale.

Focalizziamoci ora sul nostro prodotto. Precisamente ci troviamo nel Comune di Ponte di Legno, noto maggiormente per le località sciistiche, ma, dopo aver scoperto questa ricetta, ci andrete certamente anche per gustare gli gnocchi, divenuti piatto forte della zona camuna.

Dove mangiare gli Gnoc de la Cua

Vista la disponibilità della materia prima, gli “Gnoc de la Cüa” sono disponibili tutto l’anno. La Tana dell’orso di Ponte di Legno propone la tradizione arricchita con del bacon croccante; il ristorante storico Osteria al Pietra Rossa li serve ogni giorno in una pirofila di ceramica bianca che ne esalta il color verde; infine, il rifugio Tonolini di Sonico accosta il piatto alla familiarità delle mura in cui viene prodotto da più di cento anni.  

Non possiamo però svelarvi la ricetta, almeno non prima di aver scoperto quali sono gli ingredienti che la rendono unica nel suo genere.

La ricetta degli Gnoc de la Cua

Primo fra tutti lo spinacio, o meglio, se siete amanti dei sapori decisi, il “péruc”, lo spinacio selvatico. Erba spontanea conosciuta con tanti nomi e apprezzata per la sua “duttilità”, il “buon enrico” può esser lesso, soffritto in padella oppure consumato crudo. Nel nostro caso viene lessato. 

Non può mancare il Case di Viso stagionato dodici mesi, formaggio tipico della Valle Camonica che insieme al burro fuso e alla salvia, è fondamentale per il condimento finale degli gnocchi. Questi ultimi tre ingredienti contribuiscono a rendere il piatto più gustoso per il palato, oltre a dargli, a livello visivo, un colore acceso grazie al verde delle erbe e al color nocciola del burro. 

Tondi e bollenti, gli Gnoc de la Cüa sono semplici e veloci da realizzare.

Ingredienti

  • farina bianca tipo 00; 
  • uova; 
  • patate pasta gialla;
  • latte prodotto in Val Camonica (latte vaccino munto nel territorio del Comune di Ponte di Legno ad un’altitudine di almeno 1300 metri s.l.m); 
  • bietole coste, ovvero spinaci ovvero erbe primaverili ed estive contraddistinte dal nome di perüc;
  • pane bianco o di segale raffermo; 
  • noce moscata; 
  • burro di Valcamonica; 
  • sale; 
  • salvia; 
  • formaggio di Case di Vis De.C.O. a Denominazione Comunale stagionato almeno 12 mesi. 

È consentito l’uso di cipolla tagliata a julienne per il condimento finale e di uova nell’impasto con il solo fine di rendere la pastella della consistenza adatta all’utilizzo. Tale necessità può dipendere dalle condizioni climatiche.

Come cucinare gli Gnoc de la Cua

  1. In una ciotola capiente, mettere in ammollo il pane raffermo nel latte e, successivamente, aggiungere gli spinaci già lessati in acqua salata.  Lasciar riposare un paio di ore.
  2. Sbucciare e tagliare a pezzetti le patate, mettere a bollire. 
  3. Aggiungere all’impasto le uova, il sale fino, la noce moscata e la farina. Lavorare energicamente fino ad ottenere un impasto compatto.
  4. Quando le patate sono quasi cotte, aiutandosi con la punta del cucchiaio bagnata nell’acqua bollente, aggiungere il composto facendo dei piccoli gnocchi e lasciandoli cadere nell’acqua. Un minuto e, quando vedrete gli gnocchi affiorare in superficie, sarà il momento di scolarli.
  5. Servire caldi caldi insieme a burro e formaggio. 

Cosa state aspettando? Correte in cucina e mettetevi ai fornelli!