Casoncello di Pontoglio De.Co.

Casoncello di Pontoglio De.C.O.

Il caso del casoncello bresciano necessita di un discorso tutto a sé. La tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici è sicuramente una strategia vincente anche per la crescita economica del territorio, soprattutto in casi come questo dove la qualità non è più ricchezza di un singolo, ma diventa patrimonio comune di un’intera provincia. Conteso tra Brescia e Bergamo, il casoncello per alcuni è made in Barbariga, per altri è nato a Longhena, ma i documenti conferiscono al Comune di Pontoglio l’originalità. Stiamo parlando del comune più occidentale di Brescia che si estende in prevalenza sulla riva sinistra del fiume Oglio.

Una denominazione tutta da gustare

La Denominazione Comunale di Origine del casoncello è stata approvata nel 2019 e si propone di valorizzare, in primis, il piatto in questione, ma anche i prodotti che lo compongono. È un primo piatto immancabile nei pranzi domenicali dei mesi più freddi sia per la sua storicità (l’umanista Lando riferisce di una signora tale Melibea da Manerbio come inventrice dei casoncelli) che per l’unicità di sapore legata alla realizzazione della pasta (homemade) e del ripieno (soprattutto se preparato dalle nonne!). 

Pensare di consigliare un posto dove andare a gustarli è decisamente difficile (se non impossibile), dato che su tutta la provincia sono prodotti con molteplici sfumature. Il nostro suggerimento è sicuramente quello di andare a scovare un agriturismo o un ristorante dove la realizzazione sia completamente artigianale.

La ricetta del casoncello di Pontoglio

Nel frattempo, potete cimentarvi voi in cucina: segnatevi la ricetta delle ricette.

Per 1 kg di ripieno:

  • 300gr Macinato di manzo (reale);
  • 300gr Macinato di maiale (coppa);
  • 200gr cipolle bianche;
  • 10gr sale;
  • 30gr olio extra vergine d’oliva;
  • 70gr pane grattugiato;
  • 60gr grana padano oltre 20 mesi;
  • 135ml vino rosso della Franciacorta;
  • 0,5gr chiodi di garofano;
  • 0,5 stecca di cannella.
  • Per la pasta:
  • 500gr di farina;
  • 500gr di semola rimacinata;
  • 10gr di sale iodato;
  • 6 uova intere (a pasta gialla e da galline allevate a terra);
  • 6 tuorli;
  • 50gr di olio EVO;
  • acqua al bisogno. 

Procedimento per la ricetta:

Tritate finemente le cipolle bianche e fatele imbiondire nell’olio extravergine d’oliva, non appena sono imbiondite, ancora morbide, aggiungete il composto precedentemente amalgamato di carne macinata di manzo e di maiale; mescolate bene, lasciar cuocere a fuoco moderato per 8/10 minuti, nel frattempo preparate le spezie (chiodi di garofano e cannella) in garze sterili per alimenti legate con lo spago, aggiungerle insieme al sale iodato ad insaporire il tutto, dopo aver aggiunto il sale e le spezie aggiungete il vino e coprire la pentola con un coperchio. Da questo momento lasciate cuocere a fuoco basso con il coperchio per circa due ore, senza aggiungere altro. Tolto dal fuoco, dopo la cottura lasciarlo raffreddare fino ad ottenere un composto tiepido. Aggiungete quindi il pane grattugiato e il formaggio, lavorate il composto con le mani fino a rendere lo stesso omogeneo e senza grumi. Tagliate la pasta in dischi e inserite il ripieno, ripiegate a metà il disco componendo una mezza luna, chiudete e sigillate con i lembi della forchetta. 

Mettete l’acqua sul fuoco e salate non appena avrà raggiunto l’ebollizione. Nel frattempo, preparate in un pentolino il burro e qualche foglia di salvia: accendete la fiamma bassa bassa. Buttate i casoncelli e in qualche minuto riemergeranno a galla. Scolate e versate il condimento a cascata. Non dimenticate di mettere in tavola anche una formaggiera, c’è chi gradisce una spolverata di formaggio anche sopra al piatto e invece chi preferisce assaporare con i casoncelli solamente l’aroma della salvia e l’unto del burro fuso. E non imbrogliate, se siete soliti servire una dozzina di casoncelli a testa non vi state rifacendo alla tradizione…Sì, perché la ricetta dice che per un piatto sono previsti quattordici casoncelli di Pontoglio De.C.O. Come si suol dire: due in più non fanno mai male!

P.S. noi vi abbiamo presentato la ricetta “classica”, ma una volta realizzata la pasta potete scegliere a vostro piacimento quale ripieno inserirvi all’interno; ne esistono moltissime varianti: casoncelli alle erbette, alla zucca, alla carne, eccetera, eccetera, eccetera…