BERGAMO
BRESCIA
2023


Brescia capitale Italiana della Cultura 2023


CAPITALE DELLA CULTURA
La capitale italiana della cultura è un progetto nato nel 2014 grazie al decreto di Dario Franceschini, ministro dei beni culturali e del turismo. Ogni anno viene selezionata una città attraverso una commissione di sette esperti, a cui viene conferito un finanziamento per la valorizzazione dello sviluppo culturale.
Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato a diverse città italiane. Tra quelle che hanno raggiunto i migliori risultati in termini di afflusso turistico ricordiamo: Lecce nel 2015; Mantova nel 2016; Palermo nel 2018; Parma nel 2020 poi spostata nel 2021. Per quest’anno è stata eletta Procida e per il prossimo anno saranno Bergamo e Brescia, candidate come un’unica capitale della cultura.
OPPORTUNITA' E RISULTATI
Diventare capitale della cultura italiana non rappresenta soltanto un’onorificenza di grande valore ma è soprattutto una valida opportunità, per rendere lo sviluppo culturale parte del proprio motore economico. Non a caso, le città insignite hanno registrato un aumento del flusso turistico del +9% (Mibact). Nel corso degli anni è stata registrata una crescita costante che ha portato enormi benefici per le città, durevoli nel tempo. Il record è detenuto da Pistoia che è cresciuta del 22%, seguita da Mantova con il 19%.
Bergamo e Brescia saranno Capitale della Cultura nel 2023 e gli obiettivi da raggiungere dal punto di vista turistico sono già stati esposti chiaramente durante l’incontro del 3 febbraio presso il Teatro Sociale di via Cavallotti a Brescia.
Tenendo in considerazione i dati pre pandemia, si propone di superare del +20% degli arrivi e delle presenze nel territori provinciali e soprattutto di riuscire ad incrementare la permanenza media dei visitatori. L’obiettivo più ambizioso e a lungo raggio è di riuscire a trasformare una parte dei turisti in visitatori di ritorno, fidelizzandoli.

OPPORTUNITA' E RISULTATI
Il tema scelto da entrambi i comuni è “la città illuminata“, in cui la luce è rappresentativa della speranza e della voglia di ricominciare. I due capoluoghi si sono candidati insieme, così come insieme sono stati travolti dalla pandemia e hanno dovuto affrontare un periodo di enorme sofferenza per entrambe le città.
È proprio dalla città che si riparte, sviluppando la possibilità di crescere insieme su quattro diverse aree tematiche:
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La cultura come cura
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La città-natura
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Il patrimonio nascosto
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La città-natura
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Dal dossier, pubblicato da entrambi i comuni, si delineano le prime iniziative e noi di Brescia nel Piatto non potevamo non andare a sbirciare quelle riguardanti l’enogastronomia, come valorizzazione del territorio. Come ben sappiamo, Bergamo e Brescia sono due territori estremamente ricchi di tradizione.


COSA BOLLE IN PENTOLA?
Tra le realtà di spicco coinvolte del panorama culinario, non poteva mancare Ea(s)t Lombardy, un progetto che coinvolge Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona e si pone come obiettivo l’interazione tra produttori e ristoratori.
Bergamo, inoltre propone il progetto Cheese Valleys, che gli è valso il titolo come Città Creativa Unesco per la gastronomia. Il progetto includerà diverse iniziative specifiche tra cui FORME, ossia un evento annuale unico presso il polo fieristico di Bergamo.
Slow food Italia contribuisce con lo specifico programma “Terre Alte”, che ha tra gli obiettivi il ripopolamento delle aree montane e la valorizzazione di un’agricoltura sostenibile.
Tra i territori più amati c’è sicuramente quello della Franciacorta, la cui produzione viticola è celebre in tutto il mondo. Per il 2023, verranno mappati tutti i siti più importanti e verranno costruiti dei percorsi specifici, disponibili su un app dedicata.
LA NOSTRA VISIONE
Noi di Brescia nel Piatto siamo eterni amanti dei prodotti enogastronomici del nostro territorio. Grazie alle nostre ricerche abbiamo scovato dei tesori nascosti di straordinaria importanza. Tantissimi prodotti De.C.O. rappresentano un filo conduttore tra la produzione e il suo luogo storico, culturale e tradizionale d’origine.
Il legame identifica i due protagonisti principali ponendoli l’uno in stretta interrelazione con l’altro: da una parte vi è il territorio, portatore di tutto il suo bagaglio di tradizioni, cultura, comunità e bellezze ambientali mentre dall’altra parte vi sono i prodotti.
Una De.C.O. non indica solamente un buon prodotto, un prodotto qualitativamente distinto dagli altri, ma rappresenta la voce di un circoscritto territorio, che ne illustra le caratteristiche, tracciandone i confini e divenendo strumento per la valorizzazione del patrimonio culturale ed enogastronomico locale.
Per il 2023, ci auguriamo che questi tesori vengano valorizzati per dare un ulteriore slancio all’economia locale e al turismo alimentare.
