07/27/2022

Agriturismo L’Aquila Solitaria

- Serle

“Prima della storia del piatto c’è la storia di ogni singolo ingrediente”. Questa è la citazione che campeggia sulle pareti dell’Aquila Solitaria, agriturismo immerso nei boschi di Serle, sull’altopiano delle Cariadeghe. E non si tratta di una citazione qualsiasi, ma di una delle affermazioni più pregnanti di Vittorio Fusari, che col suo pensiero e il suo fare è stato determinante per lo sviluppo della cultura enogastronomica bresciana e non solo.

Fausto Bodei, che insieme alla compagna Eva Martinelli conduce l’agriturismo di famiglia, ha saputo cogliere al meglio la lezione del cuoco franciacortino, proponendo una cucina legata indissolubilmente alla materia prima, ancor meglio se del territorio, partendo dalla tradizione come tavolozza per sviluppare nuovi piatti, frutto dell’estro, della tecnica e della filosofia di Fausto.

Non è sicuramente stato semplice scostarsi dal binomio casoncello-grigliata tipico di tanti locali del territorio, in cui la quantità-prezzo la fa spesso da padrone, ma la passione per il proprio lavoro, la vivace curiosità e la voglia di evolvere ha mosso Fausto verso una strada differente.

L’utilizzo di erbe spontanee locali nel risotto al tarassaco, burro fumé e ribes oppure il casoncello con farina integrale o ancora la ricerca nell’ampio e antico mondo dei fermentati sono alcuni dei suoi cavalli di battaglia.

Per gli irriducibili vi è anche la possibilità di degustare lo spiedo De.co di Serle, il venerdì e la domenica, preparato con burro di montagna e cotto su braci aromatiche di ginepro, nocciolo e carpino che contribuiscono a regalare sfumature inaspettate al piatto bresciano per antonomasia.

Il consiglio è comunque quello di farsi guidare dalle idee di Fausto e provare i suoi piatti, anche quelli apparentemente più azzardati, per cogliere al meglio la passione che lo anima e per sentirsi parte integrante del suo percorso di ricerca.

Articolo a cura di:

Fabio Vezzoli